GlossarioLegale

Abuso

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Abuso:

L’abuso nell’interpretazione giuridica nel diritto italiano si può comprendere come l’utilizzo improprio di un diritto o l’esercizio di un potere in modo che ecceda i limiti imposti dalla legge, dalla morale sociale o dal normale esercizio del diritto stesso. L’elemento caratterizzante dell’abuso è la deviazione da quello che è considerato l’uso corretto o consueto di un diritto al fine di ottenere un vantaggio personale o di arrecare un danno ad altri.

Il concetto di abuso è presente in vari ambiti del diritto. In ambito civile, la figura dell’abuso del diritto, disciplinato dall’articolo 833 del codice civile, è un istituto che serve a limitare l’esercizio formale di un diritto quando questo sarebbe contrario a principi fondamentali dell’ordinamento giuridico, come la buona fede e la correttezza. Un esempio chiaro si ritrova nel caso in cui un proprietario di un terreno edifichi un muro non per una reale necessità, ma soltanto per impedire alla luce del sole di raggiungere la casa del vicino.

Sul piano penale, invece, l’abuso è spesso legato all’esercizio illegittimo di una funzione o di un potere da parte di un soggetto che ricopre una certa posizione, quale un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio. Tale abuso si configura, ad esempio, nei casi di abuso d’ufficio o di abuso di potere, ovvero quando un soggetto sfrutta la sua posizione per compiere atti in violazione di leggi, regolamenti o ordini legittimi, o altrimenti omette atti d’ufficio, contravvenendo pertanto ai doveri connessi al suo ruolo.

D’importanza rilevante è anche la nozione di abuso di posizione dominante nel contesto del diritto antitrust, dove un’impresa sfrutta la propria posizione sul mercato per limitare la concorrenza in modo improprio, come stabilire prezzi eccessivi o imporre condizioni contrattuali ingiuste.

Contesto giuridico in cui il termine Abuso può essere utilizzato:

Un esempio dell’applicazione del concetto di abuso nel diritto civile è il caso di sfruttamento del diritto di proprietà. Si supponga che un individuo, proprietario di un immobile situato in un centro storico, decida di murare le finestre di un edificio adiacente, a sua volta proprietà di un’altra persona. Se tale azione non ha altra giustificazione che quella di nuocere al vicino, limitandone la vista e il soleggiamento, tale comportamento potrebbe essere sanzionato come abuso del diritto di proprietà. In questo caso, il tribunale italiano potrebbe ordinare la rimozione del muro e il risarcimento dei danni per il vicino lesato.

In ambito penale, prendiamo come esempio il caso di un pubblico ufficiale che approfitti del proprio ruolo per ottenere vantaggi personali. Immaginiamo che un funzionario comunale richieda o accetti promesse di denaro per facilitare la concessione di un permesso di costruzione, nonostante sappia che il progetto non sia conforme alle normative vigenti. Tale condotta costituirebbe un abuso d’ufficio punibile penalmente, in quanto il pubblico ufficiale avrebbe operato in violazione dei propri doveri e avrebbe leso l’interesse pubblico.

La presa in considerazione dell’abuso, in tutti i suoi aspetti e manifestazioni, è centrale per la salvaguardia della fiducia dei cittadini nell’equità e nella giustizia del sistema giuridico italiano. La lotta contro l’abuso di diritti o poteri rappresenta una delle vie attraverso cui lo Stato può garantire che la libertà individuale sia bilanciata con l’interesse collettivo e il rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento.

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