GlossarioLegale

Azione civile

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Azione civile:

L’azione civile nel diritto italiano rappresenta il mezzo attraverso il quale una parte, definita attore, chiede al giudice di affermare l’esistenza di un proprio diritto nei confronti di un’altra parte, chiamata convenuto, e di tutelarlo mediante una sentenza. Può essere esercitata per far valere diritti di natura personale o reale e si basa sull’assunto che esista una pretesa lesa o minacciata da parte del convenuto.

La disciplina dell’azione civile è contenuta principalmente nel Codice di Procedura Civile, che regola gli aspetti formali e sostanziali del processo civile. L’azione civile si concretizza nella presentazione di un atto di citazione, con il quale l’attore invita formalmente il convenuto a comparire davanti al giudice per rispondere della pretesa avanzata.

Due principi fondamentali che governano l’azione civile sono il “contraddittorio”, che garantisce a entrambe le parti di essere ascoltate ed esporre le proprie ragioni davanti al giudice, e il “dispositivo”, secondo il quale le parti decidono gli oggetti del giudizio e il giudice non può andare oltre le domande che gli sono state poste.

Un elemento centrale dell’azione civile è il “petitum”, ossia la richiesta che l’attore formula al giudice e che può consistere nella condanna del convenuto a un determinato comportamento, nella dichiarazione dell’esistenza o meno di un diritto, o nell’emissione di un provvedimento cautelare.

Il processo civile può concludersi con una sentenza che accoglie o respinge le domande dell’attore. La sentenza positiva costituisce un titolo esecutivo, grazie al quale l’attore può attuare coattivamente il diritto riconosciutogli dal giudice, se il convenuto non si adegua volontariamente alla decisione.

La parte vittoriosa ha anche il diritto di chiedere il rimborso delle spese giudiziarie e degli onorari degli avvocati. Se una delle parti non si ritiene soddisfatta della decisione può proporre i rimedi impugnatori previsti dall’ordinamento, quali appello, ricorso per Cassazione o opposizione di terzo, nell’ambito dei termini previsti per legge.

Contesto giuridico in cui il termine Azione civile può essere utilizzato:

Un esempio di azione civile è quello del risarcimento danni. Immaginiamo che un individuo abbia subito un danno a seguito di un incidente stradale causato dalla negligenza di un altro automobilista. La vittima presenta un’azione civile presso il tribunale competente, chiedendo il risarcimento dei danni subiti. L’automobilista responsabile diventa così convenuto nel processo.

Nel corso del giudizio, l’attore dovrà provare il nesso di causalità tra la condotta negligente del convenuto e il danno subito, oltre a quantificare la propria richiesta di risarcimento basandosi su documentazione medica, perizie e fatture relative alle spese sostenute. Il convenuto avrà l’opportunità di difendersi, magari confutando l’entità del danno richiesta o evidenziando eventuali concause attribuibili alla vittima stessa. Il giudice valuterà le prove e le argomentazioni presentate, emettendo una sentenza che potrebbe accogliere totalmente o parzialmente le pretese dell’attore, o respingerle del tutto.

Il valore dell’azione civile risiede nella sua funzione di strumento di giustizia, attraverso il quale i cittadini possono chiedere il riconoscimento e la tutela dei loro diritti. Nel contesto di un ordinamento democratico, rappresenta un pilastro essenziale per garantire che le controversie tra privati possano trovare una soluzione equa e imparziale per mezzo dell’intervento dell’autorità giudiziaria.

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