Descrizione del termine giuridico Corruzione:
Il termine “corruzione” si riferisce a un fenomeno CRIMINALE che coinvolge l’abuso della posizione di un pubblico ufficiale o di un dipendente di un’azienda privata per ottenere vantaggi personali o per terzi in cambio di favori. Nel contesto italiano, la corruzione rappresenta un serio ostacolo alla giustizia e all’efficienza dell’amministrazione pubblica e privata e si manifesta in diverse forme.
Ci sono due forme principali di corruzione: corruzione attiva e corruzione passiva. La corruzione attiva si verifica quando una persona offre, promette o dà un vantaggio ingiusto a un pubblico ufficiale, o a un dipendente del settore privato, per indurlo a fare o omettere un atto in relazione al proprio dovere. La corruzione passiva, dall’altra parte, si verifica quando un pubblico ufficiale o un dipendente del settore privato richiede, riceve o accetta un vantaggio ingiusto per fare o omettere un atto in relazione al proprio dovere.
La legislazione italiana punisce severamente i reati di corruzione, attraverso il Codice Penale e leggi speciali che mirano a contrastare e prevenire il fenomeno. Gli articoli 317 e seguenti del Codice Penale italiano definiscono e sanzionano varie ipotesi di corruzione, sotto il titolo dei “delitti contro la pubblica amministrazione”. La corruzione per l’esercizio della funzione (articolo 319) e la corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio (articolo 319-ter) sono esempi di tali crimini.
Inoltre, la legge italiana prevede misure preventive di anticorruzione, come l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di adottare Piani di Prevenzione della Corruzione e l’introduzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che ha il compito di monitorare l’attuazione di tali piani e di verificare la trasparenza nell’azione delle pubbliche amministrazioni.
Contesto giuridico in cui il termine Corruzione può essere utilizzato:
Un esempio di un caso che ha coinvolto la corruzione in Italia è stato lo scandalo di Tangentopoli negli anni ’90. Questa vasta rete di corruzione coinvolgeva politici, funzionari pubblici e imprenditori che pagavano tangenti per ottenere contratti pubblici o influenzare le decisioni governative. L’inchiesta, conosciuta come “Mani Pulite”, ha portato alla luce un sistema di corruzione diffuso che aveva impregnato vari livelli del governo e dell’economia italiana, portando a numerose condanne e alla fine della Prima Repubblica Italiana.
Un altro caso notorio è stato quello che ha coinvolto la compagnia petrolifera italiana ENI e la corruzione internazionale per l’acquisizione di diritti petroliferi in Nigeria. I dirigenti ENI sono stati accusati di aver pagato milioni di euro in tangenti per favorire l’azienda nelle procedure di aggiudicazione di contratti petroliferi. Questi esempi mettono in evidenza la portata internazionale della corruzione e l’importanza della cooperazione tra i vari paesi nella lotta contro questo reato.
La lotta contro la corruzione è cruciale per garantire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche e private, per promuovere un ambiente imprenditoriale sano e per sostenere la democrazia e lo stato di diritto. Il fenomeno rappresenta una sfida per la società, che richiede un impegno costante e coordinato per la sua prevenzione e repressione. La corruzione, infatti, non è solo un problema legale, ma anche etico e sociale, con implicazioni che vanno ben oltre i singoli atti CRIMINALI, colpendo l’intera collettività.