GlossarioLegale

Diritto di prelazione

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Diritto di prelazione:

Il diritto di prelazione è un istituto giuridico presente nell’ordinamento italiano che conferisce ad una persona, detta prelatore, la possibilità di acquistare un bene su cui ha interesse, preferendolo ad altri eventuali acquirenti. Questo diritto è prevalentemente regolato dal codice civile italiano negli articoli che riguardano il trasferimento di beni immobili (artt. 2645-bis seguenti del codice civile) e la vendita di aziende agricole (artt. 732 seguenti del codice civile). Inoltre, il diritto di prelazione può essere anche pattizio, ovvero può sorgere da un accordo contrattuale fra le parti.

La funzione del diritto di prelazione è quella di proteggere il prelatore, il quale, grazie a questo strumento, può evitare che il bene su cui ha un interesse venga trasferito a terzi, preservando così un legame preesistente col bene stesso o con il titolare dello stesso. Tale diritto è applicabile in diverse situazioni, tra cui le più comuni si hanno in casi di vendita di quote di società, in agricoltura per la vendita di terreni confinanti e nel settore immobiliare.

Nel caso di esercizio del diritto di prelazione, il proprietario del bene che intende venderlo è tenuto a comunicare al prelatore le condizioni dell’offerta ricevuta da un terzo interessato. Il prelatore ha quindi un termine, generalmente breve e stabilizzato dalla legge o dal contratto, per decidere se acquistare a quelle stesse condizioni. Se il prelatore decide di esercitare tale diritto e quindi di acquistare il bene, si perfeziona un contratto di vendita a suo favore, escludendo l’acquirente terzo.

Si deve notare che il diritto di prelazione non può essere invocato in tutti i casi di trasferimento di proprietà o altri diritti reali. Ad esempio, in presenza di donazioni, eredità o vendite forzate (come quelle giudiziarie), tale diritto può non trovare applicazione.

Contesto giuridico in cui il termine Diritto di prelazione può essere utilizzato:

Un esempio concreto riguarda il comparto agricolo, dove il diritto di prelazione assume un ruolo protettivo nei confronti dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali. Secondo la legge, in caso di vendita di un terreno agricolo confinante con il fondo di un coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, quest’ultimo ha il diritto di essere informato circa l’intenzione di vendere e le condizioni della vendita. Se il coltivatore o l’imprenditore decide di esercitare il suo diritto di prelazione, ha la precedenza sull’acquisto del terreno alle stesse condizioni offerte dal terzo potenziale acquirente. Questo significa che se il proprietario del terreno dovesse ricevere un’offerta di acquisto, dovrebbe prima comunicare al coltivatore o imprenditore confinante il prezzo e le condizioni di tale offerta, dando la possibilità di esercitare il diritto di prelazione prima di concludere potenzialmente la vendita con un altro acquirente.

Un ulteriore esempio si trova nel contesto delle società. Se un socio di una società a responsabilità limitata desidera vendere la sua quota, potrebbe dover rispettare il diritto di prelazione dei soci relativamente alle quote societarie. Ciò implica che prima di vendere la sua quota a un terzo, deve offrire tale quota agli altri soci alle medesime condizioni proposte o ricevute dal terzo acquirente. In questo modo, il diritto di prelazione funge da strumento per consentire ai soci di mantenere il controllo sulla composizione sociale e di evitare l’ingresso indesiderato di nuovi elementi nell’azionariato della società.

L’importanza del diritto di prelazione si riscontra nella sua capacità di influenzare la circolazione dei beni e di proteggere determinati rapporti giuridici e economici. Attraverso questo istituto, l’ordinamento giuridico italiano riconosce e tutela interessi meritevoli: economici, come la continuità aziendale, o sociali, come la preservazione dell’integrità dei beni colturali. In tal modo, l’ordinamento equilibra il principio della libera circolazione dei beni con quello della tutela di interessi rilevanti ai fini dell’ordinamento giuridico sociale ed economico.

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