GlossarioLegale

Espropriazione per pubblica utilità

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Espropriazione per pubblica utilità:

L’espropriazione per pubblica utilità è un istituto del diritto amministrativo italiano che attribuisce alla Pubblica Amministrazione la facoltà di acquisire la proprietà di beni immobili di privati cittadini, quando ciò sia ritenuto necessario per la realizzazione di opere o per il perseguimento di finalità riconosciute di interesse generale. Questo potere è disciplinato dal codice civile così come da leggi speciali, e la sua esercitazione è subordinata al rispetto di procedure rigide e al pagamento di un’indennità a favore dell’espropriato.

Uno dei pilastri di tale istituto è la cosiddetta “pubblica utilità”, concetto giuridico che implica l’utilizzo del terreno o dell’immobile in modo da apportare vantaggi alla collettività, quali, ad esempio, la costruzione di strade, ospedali, scuole o altre infrastrutture destinate al pubblico servizio. La dichiarazione di pubblica utilità rappresenta il presupposto necessario affinché l’espropriazione possa avere luogo e deve essere sancita da un atto amministrativo espresso.

Il procedimento che conduce all’espropriazione per pubblica utilità si articola in diverse fasi, tra cui l’istruttoria, la dichiarazione di pubblica utilità, la dichiarazione di urgenza, la stima dell’indennità di espropriazione e, infine, il trasferimento coattivo della proprietà. L’indennità di espropriazione deve essere giusta, prevedendo un equo compenso per il privato che subisce la perdita della proprietà, valutato secondo il valore di mercato del bene al momento dell’inizio del procedimento espropriativo.

La Cassazione ha affermato che l’indennizzo deve ristorare integralmente il danno patrimoniale sofferto dall’espropriato, dovendo essere determinato anche in considerazione del danno da perdita di possesso o della minor godibilità del bene. Inoltre, l’espropriazione può essere impugnata davanti al giudice amministrativo da parte dell’interessato che ritenga di non essere stato trattato equamente o nel rispetto delle leggi vigenti.

Contesto giuridico in cui il termine Espropriazione per pubblica utilità può essere utilizzato:

Un esempio di espropriazione per pubblica utilità può essere identificato nel caso della costruzione di una nuova autostrada. L’ente pubblico identifica che il tracciato dell’autostrada passerà attraverso un terreno di proprietà privata. Per poter procedere con la costruzione, l’ente avvia il procedimento espropriativo, dichiarando la pubblica utilità dell’opera. A seguito della dichiarazione, si procede alla stima dell’indennizzo basandosi sul valore del mercato del terreno. Il proprietario, tuttavia, può contestare la stima dell’indennizzo proposto, rivolgendosi al giudice amministrativo se ritiene che non sia stato adeguatamente determinato. Se la contestazione viene respinta, l’amministrazione procederà con l’espropriazione e il pagamento dell’indennizzo, acquisendo la proprietà del terreno e avanzando con la costruzione dell’infrastruttura.

Un secondo esempio è rappresentato dall’esproprio per la realizzazione di un nuovo ospedale. La zona prescelta comporta l’acquisizione di un’area su cui sorge una fabbrica. L’ente promotore dell’opera pubblica avvia il processo espropriativo, dichiarando la pubblica utilità legata all’impellente necessità di un ospedale nella regione. Dopo una valutazione, viene determinato l’importo dell’indennizzo, tenendo conto anche del valore dell’attività produttiva che dovrà essere spostata. Anche in questo caso, il proprietario dell’area o della fabbrica potrebbe non essere soddisfatto dell’indennizzo ricevuto ed entrambe le parti potrebbero trovarsi coinvolte in una controversia giudiziaria.

L’istituto dell’espropriazione per pubblica utilità rappresenta un punto di equilibrio tra l’interesse privato e quello collettivo. Se da un lato garantisce alla comunità la realizzazione di opere essenziali per il benessere collettivo e lo sviluppo, dall’altro impone all’Amministrazione Pubblica il dovere di procedere in modo equo e rispettoso dei diritti fondamentali del cittadino proprietario, garantendo un adeguato risarcimento per la privazione subita.

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