GlossarioLegale

Genitore

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Genitore:

Nell’ordinamento giuridico italiano, il termine “genitore” si riferisce alla figura del padre o della madre di una persona, con riferimento sia biologico sia legale. La responsabilità genitoriale comprende il complesso dei doveri e dei diritti che hanno i genitori nei confronti dei figli minorenni in termini di cura, educazione e formazione, secondo i principi di capacità, autonomia e interesse del minore, come espressamente riconosciuto dall’articolo 30 della Costituzione Italiana.

Il riconoscimento del ruolo di genitore implica una serie di obbligazioni giuridiche, tra cui l’obbligo di mantenimento, che perdura anche dopo la maggiore età del figlio, in caso di bisogno, l’obbligo di educazione, e il diritto-dovere di contribuire alle decisioni riguardanti la vita del figlio. Con la legge n. 219/2012, la figura del genitore è stata ulteriormente valorizzata, sancendo anche per il genitore non collocatario (genitore con il quale il figlio non convive stabilmente) il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con il figlio, assicurandone il benessere psico-fisico.

Sottolineiamo inoltre l’importanza della legge sul cosiddetto “affido condiviso”, che ha introdotto un modello preferenziale per l’esercizio della responsabilità genitoriale, laddove i genitori sono separati o divorziati. Questa normativa rafforza la posizione di entrambi i genitori, facendo sì che entrambi partecipino in modo attivo e paritario all’educazione e alla crescita del figlio, cercando di superare la tradizionale distinzione del ruolo del genitore “custode” e “non custode”.

Durante un processo di separazione o divorzio, il giudice sarà chiamato a definire gli aspetti riguardanti l’affidamento dei figli, tenendo in considerazione anche la volontà degli stessi, se di età adeguata, in modo da garantire il primario interesse del minore. La legge prevede inoltre il concetto di “bigenitorialità”, finalizzato a mantenere e sviluppare il legame affettivo con entrambi i genitori.

Contesto giuridico in cui il termine Genitore può essere utilizzato:

Un esempio concreto dell’applicazione della normativa sulla responsabilità genitoriale si può avere nel contesto di una coppia che decide di divorziare. La coppia ha due figli minori e in corso di procedimento, dovranno affrontare la questione dell’affidamento. In sede di giudizio, entrambi i genitori esprimono la volontà di mantenere un forte legame con i figli e di partecipare attivamente alla loro vita. Il giudice, valutando le condizioni e le esigenze dei figli, la situazione lavorativa e abitativa dei genitori e altri fattori rilevanti, potrebbe decidere per un’affidamento condiviso. Ciò significherebbe che entrambi i genitori avrebbero pari dignità e responsabilità nella gestione della vita quotidiana dei figli, dall’educazione alle decisioni mediche, fino al tempo da trascorrere insieme.

Un secondo esempio può essere rappresentato da una coppia non sposata, dove il genitore maschio non è stato riconosciuto automaticamente alla nascita del figlio. Per ottenere il riconoscimento della paternità, è necessario che il genitore in questione avvii un procedimento giudiziario di accertamento della paternità o proceda con il riconoscimento volontario davanti all’ufficiale dello stato civile. Acquisito il riconoscimento della paternità, il neo-riconosciuto genitore acquisisce tutti i diritti e doveri connessi alla responsabilità genitoriale.

La figura del genitore gioca un ruolo di fondamentale importanza nell’ambito del diritto di famiglia e delle sue implicazioni sociali ed educative. Garantire che i diritti e doveri associati alla genitorialità siano esercitati nel migliore interesse dei figli è un principio cardine che sostiene la tutela dei minori e la continuità della relazione genitoriale anche in situazioni di crisi familiare.

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