GlossarioLegale

Guardiano

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Guardiano:

Nel diritto italiano, la figura del guardiano è colui che ha l’obbligo giuridico di custodire e vigilare su una cosa o una persona, assicurandosi che da queste non derivino danni a terzi. Tale figura è particolarmente importante nell’ambito della responsabilità civile, in quanto il guardiano può essere ritenuto responsabile per i danni provocati dalla cosa o dalla persona di cui ha la custodia.

Il guardiano ha il dovere di sorveglianza e deve attuare tutte quelle misure necessarie a prevenire il verificarsi di danni. In caso di inadempimento a tale dovere, potrebbe incorrere in una responsabilità civile extracontrattuale per i danni causati da ciò che è sotto la sua custodia. Ciò che lo distingue dal proprietario è che non è necessario che il guardiano detenga anche la proprietà dell’oggetto o della persona custodita; è sufficiente che ne abbia il controllo effettivo.

Per essere considerato guardiano, non è necessario un atto formale di designazione, ma può derivare dalla situazione di fatto. Ad esempio, il gestore di un parcheggio può essere ritenuto guardiano dei veicoli in esso custoditi, pur non essendone il proprietario. Analogamente, i genitori sono considerati guardiani dei propri figli minorenni.

La nozione di guardiano è fondamentale per la cosiddetta “responsabilità da custodia”, che trova la propria base nell’art. 2051 del Codice Civile italiano. Questa norma stabilisce che il guardiano è responsabile dei danni causati dalla cosa in custodia, a meno che non dimostri che il danno è avvenuto per caso fortuito o forza maggiore, situazioni che escludono la sua responsabilità.

Contesto giuridico in cui il termine Guardiano può essere utilizzato:

Un esempio significativo del concetto di guardiano si può trovare nella gestione dei beni immobili. Ipotizziamo che un comune abbia installato un’opera d’arte in una piazza pubblica. In caso di cattiva manutenzione, se l’opera cadesse causando danni a un passante, il comune sarebbe chiamato a rispondere come guardiano dell’opera. Ciò perché, in virtù della pubblica custodia dell’opera, il comune ha il dovere di vigilare e mantenere in sicurezza l’installazione. Se l’accaduto fosse conseguenza di una mancanza di manutenzione, sarebbe difficile per il comune sottrarsi alla responsabilità adducendo il caso fortuito.

Un altro contesto in cui la figura del guardiano è centrale è la circolazione stradale. Prendiamo il caso di una persona che affida la propria automobile a un garage per dei lavori di riparazione. Il meccanico che ha in custodia l’auto, durante una prova su strada, causa un incidente. Nonostante il proprietario dell’auto non fosse alla guida, il meccanico in qualità di guardiano ne è responsabile nei confronti dei terzi danneggiati dall’incidente. In questo caso, egli non potrà esimersi dalla responsabilità a meno che non provi che l’incidente è avvenuto per cause a lui non imputabili, come il cedimento improvviso di una parte meccanica dell’auto non riconducibile a una cattiva manutenzione effettuata dal garage.

L’importanza della nozione di guardiano nel sistema giuridico italiano si evince dalla qualità e dalla quantità di obblighi che questa figura arriva ad incarnare. La vigilanza e il controllo da parte del guardiano sono cruciale per la tutela di interessenze altrui e per l’attribuzione della responsabilità per i danni causati da cose in custodia. In mancanza di un’adeguata cura da parte del guardiano, l’ordinamento giuridico provvede a porre rimedio attraverso un regime di responsabilità che, imponendo l’obbligo di risarcimento, mira a prevenire la negligenza e a difendere la sicurezza collettiva.

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