Descrizione del termine giuridico Legale:
In ambito giuridico italiano, il termine “legale” può assumere diverse connotazioni. Originariamente, “legale” deriva dal latino “legalis”, che significa conforme alla legge, autorizzato dalla legge o riferito alla legge. Il concetto di legale si contrappone a quello di illegale, cioè qualcosa che non è in conformità con il sistema normativo vigente.
Nella pratica, si utilizza il termine per designare chi esercita una professione che richiede una specifica conoscenza delle norme giuridiche. Ad esempio, avvocati e notai vengono spesso definiti come “professionisti legali”. Inoltre, il termine legale può qualificare degli atti, delle procedure o delle situazioni che sono conformi alla normativa.
Va notato che un concetto legale non è necessariamente sinonimo di giustizia nel senso etico del termine; un atto può essere legale senza essere eticamente giustificabile. Analogamente, può succedere che una norma legale sia messa in discussione sotto il profilo dell’equità o della convenienza sociale e quindi si avanza la necessità di una sua modificazione o abrogazione.
In quanto qualifica che si attribuisce a una professione, l’aggettivo “legale” identifica anche lo studio o l’ufficio dove questi professionisti svolgono la loro attività. Parlando di uno “studio legale”, ci si riferisce quindi all’ambiente di lavoro di avvocati e altri professionisti del diritto.
Al di là del panorama professionale, il termine penetra in numerosi ambiti della vita quotidiana. Dagli aspetti più tecnici, come l’aggettivazione di un documento (un “atto legale”), agli usi più comuni nei quali “legale” può essere adoperato per descrivere un comportamento o una situazione (ad esempio, “possesso legale” di un bene).
Nel contesto societario ed economico, il termine è spesso impiegato in riferimento a pratiche aziendali che rispettano le disposizioni di legge (“conformità legale”). Il rispetto del quadro legale è fondamentale per la corretta gestione dell’impresa e per prevenire rischi legali che possono derivare da non conformità.
La complessità del diritto e l’evoluzione continua della società rendono la dimensione del legale estremamente vivace e in costante dialogo con la realtà sociale ed economica in cui opera. La valutazione della legalità di un’azione o di una situazione richiede una costante interpretazione delle norme in vigore e un’attenzione alle loro modificazioni.
Contesto giuridico in cui il termine Legale può essere utilizzato:
Prendiamo in considerazione un esempio concreto che riguarda il campo del diritto del lavoro. Supponiamo che una società abbia assunto un dipendente con un contratto a termine seguendo tutte le indicazioni previste dal codice del lavoro, inclusi i limiti temporali per i contratti di questa tipologia e le condizioni per il rinnovo dello stesso. In questo caso, si può affermare che l’assunzione è avvenuta in modo “legale” perché rispetta sia la forma che le condizioni sostanziali imposte dalla legge.
Oppure, consideriamo la situazione in cui una persona agisce come rappresentante legale di un’azienda. Questo individuo, nominato secondo le procedure previste dallo statuto sociale e iscritto nel registro delle imprese, ha la facoltà di agire in nome e per conto dell’azienda, sottoscrivere contratti e compiere atti giuridici. Tutta la sua attività, in quanto si svolge entro i limiti della legge e secondo le deleghe ricevute, è da considerarsi “legale”.
Il ruolo della giurisprudenza e dell’interpretazione delle norme è quindi centrale per definire la qualità legale degli atti e delle situazioni. La premura del legislatore nel formare norme chiare e aggiornate, e la prudenza degli operatori del diritto nell’aggiornarsi e applicarle correttamente sono fondamentali per mantenere l’ordine giuridico e garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Dunque, la legalità non è solo un parametro normativo, ma rappresenta anche un valore culturale e sociale che sostiene la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel sistema legale.