GlossarioLegale

Mora

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Mora:

La mora rappresenta uno stato di inadempimento di una parte rispetto alle proprie obbligazioni contrattuali o legali. In diritto italiano, essa si configura quando il debitore non adempie alla prestazione dovuta nel termine stabilito, o in assenza di termine, non la compie entro il tempo necessario in base alla natura del contratto o alla situazione specifica. La configurazione della mora è essenziale per la tutela dei diritti del creditore, perché fa decorrere gli interessi moratori e può comportare l’obbligo di risarcimento dei danni causati dal ritardo.

Perché si configuri la mora non è sufficiente il mero ritardo; è necessario che ricorrano certe condizioni, come l’imputabilità del ritardo al debitore. Inoltre, il creditore deve manifestare il proprio interesse alla prestazione, il che normalmente si verifica con un atto che prende il nome di costituzione in mora (sollecito). La mora può scaturire da inadempienza totale o parziale e può essere automatica (ex re), quando il termine per l’adempimento è essenziale e risulta dall’oggetto stesso del contratto, o può derivare da un atto esplicito del creditore (interpellatio).

La mora del debitore comporta varie conseguenze: fa sorgere il diritto agli interessi moratori per il creditore, può comportare l’aggravamento dell’obbligo di risarcimento per il debitore nel caso in cui il ritardo causi un danno più esteso e consente al creditore di recedere dal contratto quando il ritardo rende inutile la prestazione attesa.

Si rilevi che nel contesto di un contratto di vendita, si può distinguere tra mora accipiendi e mora solvendi. La mora accipiendi si verifica quando il compratore non compie gli atti necessari per ricevere la prestazione, mentre la mora solvendi si riferisce al mancato adempimento del venditore.

La disciplina della mora è regolata dal Codice Civile italiano agli articoli 1218 e seguenti, che stabiliscono i diritti e gli obblighi delle parti in presenza di questo stato di inadempimento.

Contesto giuridico in cui il termine Mora può essere utilizzato:

Un esempio di mora può essere riscontrato nel caso di un contratto di mutuo tra una banca e un privato. Il debitore si impegna a restituire la somma ricevuta secondo un piano di ammortamento, con scadenze mensili. Se il debitore non effettua il pagamento di una rata entro la data prevista, e tale inadempienza è imputabile a sua negligenza, entra in stato di mora. Da quel momento, la banca può richiedere il pagamento degli interessi moratori e, in caso di persistente inadempienza, può anche attivare le procedure per la risoluzione del contratto e il conseguente recupero del credito in via giudiziaria.

Un altro contesto in cui la mora riveste un ruolo fondamentale è il contratto di appalto. Se l’appaltatore non completa l’opera entro il termine concordato senza giustificato motivo, si troverà in mora. Il committente potrà costituirlo formalmente in mora tramite una comunicazione ufficiale. Una volta costituito in mora l’appaltatore, se l’inadempimento persiste, il committente potrà avanzare la richiesta di un risarcimento per i danni subiti a causa del ritardo, inclusi i possibili danni emergenti e il mancato guadagno (lucro cessante).

L’importanza della mora nel sistema giuridico italiano va oltre la semplice constatazione di un inadempimento. Essa permette l’attivazione di strumenti di tutela per il creditore e stimola il debitore ad adempiere in tempi ragionevoli, garantendo così l’integrità e l’efficacia dei rapporti contrattuali e la certezza del diritto.

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