GlossarioLegale

Negoziazione

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Negoziazione:

Negoziazione in ambito giuridico italiano si riferisce al processo mediante il quale due o più parti giungono, attraverso il dialogo e la discussione, alla definizione di un accordo che soddisfi gli interessi di tutti gli attori coinvolti. Tale pratica è comune in molti campi del diritto, come quello commerciale, civile e del lavoro, e si contraddistingue per il ricorso a trattative nella risoluzione di controversie o nella formalizzazione di contratti e accordi.

Nel contesto del diritto civile, la negoziazione è spesso legata alla conclusione di contratti, dove le parti discutono le condizioni, i termini e gli aspetti pratici della futura relazione contrattuale. Invece nel diritto societario può riguardare la definizione di accordi tra società o tra soci e società, inclusi gli accordi di joint venture, di fusione, di acquisizione, e altro.

Accanto al suo utilizzo più tradizionale, negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo della negoziazione assistita da un avvocato, che può fungere da mediatore tra le parti, e della negoziazione stragiudiziale, che si colloca al di fuori del processo in senso stretto, come strumento alternativo alla risoluzione giudiziale dei conflitti. Quest’ultima, in particolare, può assumere una forma strutturata, dando vita a quello che è noto come Alternative Dispute Resolution (ADR), che comprende mediazione, conciliazione e arbitrato.

In questi casi, la negoziazione si configura come un mezzo pragmatico e spesso efficace per la risoluzione delle controversie, volto a ridurre i tempi e i costi di un eventuale procedimento giuridico e a favorire un risultato condiviso, che possa soddisfare gli interessi di tutte le parti senza il bisogno di un intervento giudiziario che potrebbe essere percepito come più autoritario e meno flessibile alle esigenze specifiche dei soggetti coinvolti.

La negoziazione può anche rivestire un ruolo importante nel diritto penale, specialmente in fasi preliminari alla fase di giudizio, come nel caso delle trattative per l’applicazione di pene concordate, o patteggiamento, che evitano il dibattimento giudiziario con un accordo sul quantum della pena tra l’accusa e la difesa, previa approvazione del giudice.

Contesto giuridico in cui il termine Negoziazione può essere utilizzato:

In una fattispecie tipica, due società decidono di avviare una negoziazione per la fusione dei rispettivi interessi commerciali. Dopo una serie di incontri preliminari, in cui si sono confrontate le rispettive prospettive e aspettative, i legali di entrambe le parti iniziano un dialogo costruttivo per determinare le clausole dell’accordo di fusione. Discutono di ogni aspetto, dagli asset socio-economici alla governance post-fusione, dai termini dell’integrazione dei dipendenti ai meccanismi di risoluzione delle eventuali controversie future. L’obiettivo è di raggiungere un accordo che armonizzi gli interessi di entrambe le società e che ponga le basi per una partnership fruttuosa e duratura.

In un secondo esempio, due vicini di casa entrano in conflitto per una questione di diritti di passaggio. Invece di rivolgersi immediatamente a un tribunale, scelgono di avvalersi di un avvocato specializzato in negoziazione stragiudiziale per definire l’intesa. Con l’aiuto del professionista, riescono a individuare una soluzione che preveda l’utilizzo condiviso del passaggio e istituiscano regole chiare per il suo utilizzo futuro, mettendo fine al contenzioso in maniera rapida e meno onerosa rispetto al processo giudiziario.

Il ruolo che gioca in molti angoli dell’ordinamento giuridico italiano conferma l’importanza della negoziazione come strumento flessibile e adattabile, spesso preferibile alla soluzione contenziosa, e in grado di promuovere la composizione degli interessi in modo più efficiente e soddisfacente per le parti.

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