Descrizione del termine giuridico Novazione:
La novazione nel diritto italiano si riferisce al meccanismo giuridico in virtù del quale una vecchia obbligazione si estingue ed è sostituita da una nuova obbligazione tra le stesse parti, che può avere un oggetto o una causa differente. Tale istituto è disciplinato dagli articoli 1230 e seguenti del Codice Civile e ha effettivo fulcro nella volontà delle parti di trasformare l’originario rapporto debitorio.
In particolare, la novazione può essere oggettiva o soggettiva. La novazione oggettiva avviene quando si modifica l’oggetto o la causa dell’obbligazione originaria, mentre quella soggettiva quando si sostituisce una delle parti, debitore o creditore, con un’altra. Affinché si possa parlare di novazione è indispensabile che ci sia un’intenzione chiara e non equivocabile, da parte delle parti, di novare l’obbligazione precedente. Tale intenzione deve emergere in modo incontrovertibile dall’atto che costituisce la nuova obbligazione.
Un elemento chiave è la consapevolezza che la novazione estingue il debito precedente con tutti i suoi accessori, comprese le garanzie e i privilegi, se non espressamente conservati nel nuovo accordo; questo è un punto fondamentale da sottolineare poiché ha delle implicazioni di rilievo sulle posizioni giuridiche sottostanti. Importante è anche la distinzione tra novazione ed altre figure affini come la cessione di contratto o il semplice mutuo consenso che modificano l’obbligazione senza estinguerla e sostituirla con una nuova.
Contesto giuridico in cui il termine Novazione può essere utilizzato:
Un esempio classico si verifica nel campo del diritto delle obbligazioni: supponiamo che Mario abbia contratto un debito con Luca di 1000 euro, con scadenza al 1° gennaio. I due decidono di modificare i termini del debito, e il 15 dicembre stipulano un nuovo contratto con il quale Mario si impegna a pagare a Luca 1200 euro il 30 giugno dell’anno successivo, con l’intenzione espressa di sostituire la vecchia obbligazione con questa nuova. In questo caso, si verifica una novazione oggettiva dell’obbligazione: la precedente obbligazione di 1000 euro di Mario verso Luca viene estinta, le eventuali garanzie connesse si estinguono a meno che non siano state espressamente preservate, e viene creata una nuova obbligazione con nuovo oggetto (1200 euro anziché 1000) e nuova scadenza (30 giugno anziché 1° gennaio).
Un altro esempio può essere riscontrato nel diritto societario. Prendiamo il caso di una società che debba rimborsare un prestito a una banca. Nel corso dei negoziati per il rinnovo del finanziamento, la banca e la società decidono di estinguere il debito originario e di sostituirlo con un nuovo prestito, con tassi e condizioni differenti. Le due parti sottoscrivono quindi un nuovo contratto di finanziamento che contempla le nuove condizioni, con la novazione espressamente dichiarata all’interno del contratto. Conseguentemente, il debito originario con la banca viene estinto, e viene creato un nuovo rapporto obbligatorio tra le stesse parti.
Riconoscere l’importanza di tale istituto nel panorama giuridico italiano è essenziale, in quanto permette una flessibilità e una negoziabilità delle obbligazioni che possono adattarsi meglio all’evoluzione delle circostanze economiche e delle intenzioni delle parti. Non a caso, la novazione è un’operazione non rara in diversi campi del diritto, compresi il diritto bancario, commerciale e civile, offrendo strumenti per la risoluzione di problemi legati all’inadempimento e alla ristrutturazione del debito.