GlossarioLegale

Ordine

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Ordine:

Nel diritto italiano, il termine “ordine” ha diverse sfaccettature e usi. Tradizionalmente si riferisce alla sistemazione strutturata e regolamentata sia delle istituzioni sia delle relazioni tra i soggetti in riferimento alla normativa vigente. In una società democratica, l’ordine giuridico stabilisce il quadro entro il quale si muovono e interagiscono gli individui, le aziende, le organizzazioni nonché i vari organi di stato.

Si parla di ordine pubblico in riferimento alla pacifica convivenza civile garantita da norme che prescrivono determinati comportamenti e proibiscono altri, al fine di tutelare la sicurezza, la libertà pubblica, l’economia, l’incolumità e la morale pubblica. L’ordine pubblico è dunque un concetto che si traduce nella reale possibilità per i cittadini di esercitare i loro diritti fondamentali senza che questi vengano alterati da fattori di disturbo.

Nel contesto giudiziario, il termine ordine si utilizza anche per indicare le diverse carriere all’interno della magistratura. L’ordine giudiziario è suddiviso in vari gradi che vanno dal giudice di pace fino alla Corte di Cassazione, e le decisioni vengono prese secondo una gerarchia ben precisa, rispettando le procedure e le competenze attribuite per legge.

L’ordine professionale, d’altra parte, si riferisce all’associazione a cui appartengono professionisti quali avvocati, notai, medici, architetti, e una serie di altre professioni regolamentate. Questi ordini controllano l’accesso alla professione, vigilano sulla deontologia e sul rispetto delle norme che disciplinano la professione stessa, tanto a livello formativo quanto prassi operativa.

Inoltre, l’ordine normativo rappresenta la totalità delle norme giuridiche vigenti in uno stato, ordinate secondo una gerarchia che parte dalla Costituzione, per scendere alle leggi, ai regolamenti e alle altre fonti del diritto, ciascuna delle quali ha una forza che varia in base al grado di superiorità all’interno di tale struttura.

Contesto giuridico in cui il termine Ordine può essere utilizzato:

Un caso emblematico che illustra nel concreto il concetto di ordine pubblico si verificò in Italia con il fenomeno degli “scontri di calcio”. Gli episodi di violenza negli stadi e nei dintorni dello stadio avevano raggiunto un livello tale da minacciare la sicurezza collettiva e la tranquillità pubblica. La risposta del legislatore fu l’introduzione di misure di sicurezza più rigorose e la definizione di condotte specifiche da perseguire per mantenere l’ordine pubblico. Questo includeva l’istituzione di Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive), che permetteva di inibire l’accesso agli stadi agli individui ritenuti pericolosi. La tutela dell’ordine pubblico in questa congiuntura mirava a preservare la sicurezza dei cittadini e l’incolumità pubblica, intervenendo in maniera decisa contro le manifestazioni di violenza.

Un ulteriore esempio può essere trovato nell’ambito della professione legale. Quando nel 2006 fu introdotto il nuovo Codice Deontologico Forense, si sottolineava l’importanza dell’adeguamento alla deontologia professionale per il mantenimento dell’ordine all’interno del settore legale. L’ordine degli avvocati, in quanto ente preposto alla vigilanza, ha il compito di assicurare che tale codice venga rispettato dai suoi iscritti. Il rispetto delle regole deontologiche non si configura solo come un obbligo morale, ma anche come un imperativo per il corretto funzionamento del sistema giuridico e per il mantenimento dell’ordine professionale, contribuendo in maniera decisiva all’affidabilità e all’efficienza della giustizia.

L’ordine è pertanto un concetto cardine per garantire la convivenza civile e la certezza del diritto, riflettendo la struttura complessa e funzionale del sistema legale italiano. La sua tutela e conservazione sono fondamentali per il mantenimento della legalità, della giustizia e della coesione sociale.

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