GlossarioLegale

Patto

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Patto:

Nel diritto italiano, il termine “patto” si riferisce a un accordo tra due o più parti, che possono essere persone fisiche o giuridiche, con l’obiettivo di creare, modificare o estinguere un rapporto giuridico. I patti sono regolati dal Codice Civile italiano, in particolare dagli articoli 1321-1469, e sono considerati la fonte principale degli obblighi.

Il patto può essere di varia natura e può riguardare ambiti diversi, come quelli commerciali, civili, del lavoro, della famiglia e così via. La sua validità è subordinata al rispetto di specifici requisiti: un accordo di volontà tra le parti, una causa che non sia illecita, immorale o impossibile, un oggetto determinato o determinabile e che non sia contrario a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume.

La forma del patto può essere libera o richiedere una forma specifica, detta forma ad substantiam, la quale è necessaria per la validità stessa dell’accordo. Ad esempio, alcune tipologie di patti devono essere stipulati per iscritto, come nel caso dei contratti che trasferiscono la proprietà di un immobile.

Il patto si differenzia dal contratto in quanto il contratto è sempre un patto, ma non tutti i patti sono considerati contratti. Ad esempio, il patto di famiglia, nonostante possa produrre effetti giuridici, non è considerato un contratto. Inoltre, i patti possono includere clausole accessorie ai contratti come i patti di prelazione, di riscatto o di retrovendita. Queste clausole prevedono rispettivamente il diritto di essere preferito in caso di vendita di un bene, il diritto di riacquistare il bene venduto e il diritto per il venditore di riacquistare il bene venduto.

Un aspetto importante è costituito dal principio pacta sunt servanda, un cardine del diritto civile che sottolinea l’importanza delle promesse e degli accordi presi: i patti, una volta conclusi validamente, devono essere rispettati, a meno che non intervengano cause di invalidità o di risoluzione, come l’inadempimento di una delle parti.

Contesto giuridico in cui il termine Patto può essere utilizzato:

Illustreremo ora un contesto in cui il patto assume un ruolo fondamentale in un ambito specifico del diritto civile: la compravendita immobiliare. Immaginiamo che due parti, Mario e Luana, decidano di procedere alla compravendita di un appartamento. Essi stipulano un patto che prevede, tra l’altro, un patto di prelazione. Questa clausola garantisce che, se Mario decidesse in futuro di vendere nuovamente quel particolare immobile, Luana avrebbe il diritto di essere informata e di avere la possibilità di riacquistare la proprietà ai termini e alle condizioni che Mario offre o riceve da un terzo acquirente. Dopo alcuni anni, Mario riceve un’offerta vantaggiosa da un altro interessato, Paolo. Prima di procedere con la vendita, Mario è obbligato a comunicare a Luana i dettagli dell’offerta ricevuta, permettendo a Luana di esercitare il suo diritto di prelazione. Luana ha un periodo determinato per accettare le condizioni e procedere con l’acquisto; in caso contrario, Mario sarà libero di vendere l’immobile a Paolo.

Il rispetto di questa clausola è cruciale non solo per garantire l’equità e la trasparenza della transazione ma anche perché il mancato rispetto dei termini del patto di prelazione potrebbe comportare conseguenze legali per Mario.

Il patto rappresenta dunque uno strumento giuridico essenziale nel panorama del diritto italiano, poiché esso sancisce e incanala la volontà delle parti, dando loro la possibilità di autoregolamentarsi nell’ambito delle relazioni giuridiche che si instaurano. La sua presenza testimonia l’autonomia privata e la libertà contrattuale, principi cardine del sistema giuridico italiano.

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