GlossarioLegale

Provvigione

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Provvigione:

La provvigione rappresenta una somma di denaro che viene corrisposta a una persona, detta mediatore, per aver concluso un affare o aver facilitato la conclusione di un contratto tra due o più parti. La figura del mediatore è regolata dal Codice Civile italiano agli articoli 1754 e seguenti. Il mediatore agisce come intermediario indipendente e riceve la provvigione solo se l’affare viene effettivamente concluso grazie al suo intervento, a meno che non sia diversamente convenuto tra le parti.

Questo tipo di compenso è molto comune nei settori delle vendite, dell’immobiliare e dei servizi finanziari. La provvigione è generalmente una percentuale della transazione economica che è stata effettuata grazie all’intermediazione del mediatore; tuttavia, può anche essere un importo fisso stabilito tra le parti.

Nella contrattualistica commerciale, il diritto alla provvigione sorge nel momento in cui si verifica la condizione che la legge o il contratto hanno previsto come generatrice di tale diritto. Si tratta di una remunerazione caratteristica dei rapporti d’agenzia commerciale dove l’agente è colui che promuove gli affari per conto del preponente, ottenendo una provvigione sugli affari conclusi.

Va tenuto conto che, nel caso in cui la provvigione sia stata pattuita senza che l’affare sia stato effettivamente concluso, il mediatore non avrebbe diritto alla suddetta retribuzione tranne in casi specifici e previsti dal contratto. Inoltre, il mediatore ha il dovere di agire con lealtà e buona fede, e di comunicare alle parti tutte le informazioni utili relative all’affare.

La determinazione dell’importo della provvigione può essere oggetto di contenziosi; pertanto, è fondamentale che i termini e le condizioni relative al pagamento della provvigione siano chiaramente definiti nel contratto stipulato tra mediatore e le parti interessate.

Il regime fiscale applicabile alle provvigioni prevede l’emissione di ricevute fiscali o fatture da parte del mediatore in caso di soggetti professionisti o imprese, con l’applicazione dell’IVA ove dovuta, e il trattamento fiscale nel reddito di lavoro autonomo o d’impresa, a seconda della natura giuridica del mediatore.

Contesto giuridico in cui il termine Provvigione può essere utilizzato:

Immaginiamo una situazione in cui Giancarlo, agente immobiliare, stipula un contratto di mediatore con la società Costruzioni Generali S.p.A. per la vendita di un complesso residenziale. Il contratto prevede che Giancarlo riceva una provvigione pari al 3% del prezzo di vendita per ogni appartamento venduto. Dopo alcuni mesi di promozione, Giancarlo riesce a vendere un appartamento a 300.000 euro. In base al contratto, Giancarlo ha diritto ad una provvigione di 9.000 euro (3% di 300.000 euro). Tuttavia, la società si rifiuta di pagare la provvigione sostenendo che la vendita si sarebbe comunque realizzata senza l’intervento di Giancarlo.

Giancarlo può far valere il suo diritto alla provvigione in quanto ha stipulato un contratto che specifica chiaramente le condizioni per la ricezione di tale compenso. Potrebbe quindi ricorrere all’assistenza legale per esigere il pagamento della sua provvigione avendo egli effettivamente facilitato la conclusione dell’affare.

Un altro esempio potrebbe essere quello di una società di brokeraggio finanziario che assume Luisa come mediatore per l’acquisizione di clienti interessati a investire in fondi comuni. Il contratto tra Luisa e la società prevede una provvigione del 2% sugli investimenti raccolti. Grazie al lavoro di Luisa, un nuovo cliente investe un importo di 500.000 euro nel fondo proposto. Luisa avrà quindi diritto a una provvigione di 10.000 euro (2% di 500.000 euro). In questo caso, Luisa dovrebbe emettere una fattura per il servizio prestato, su cui verrà applicata l’IVA secondo le normative vigenti.

Il ruolo della provvigione è spesso cruciale nelle dinamiche commerciali e professionali, dove la prestazione di un servizio mediatorio non solo facilita gli scambi economici tra le parti, ma fornisce anche incentivi per l’attività dei mediatori. I contenziosi riguardanti il diritto alla provvigione e l’importo di questa hanno una certa rilevanza nella prassi giudiziaria e dimostrano quanto sia importante definire accuratamente i termini e le condizioni del rapporto mediatorio e la remunerazione ad esso connessa. La chiarezza nei contratti di mediazione non solo tutela le parti coinvolte, ma contribuisce anche a garantire la correttezza e la trasparenza delle transazioni commerciali.

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