GlossarioLegale

Scrittura

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Scrittura:

La scrittura in diritto rappresenta una delle forme di espressione del pensiero più utilizzate e riconosciute per la sua efficacia probatoria. Con riferimento al sistema giuridico italiano, il termine assume declinazioni specifiche e un peso rilevante nella prassi forense e nella redazione degli atti giuridici.

Innanzitutto, la scrittura si configura come una dichiarazione di volontà, pensiero o fatto che viene fissata su un supporto materiale, suscettibile d’essere percepito sensorialmente, in particolare attraverso la vista. Il supporto può essere carta, ma anche qualsiasi altro mezzo capace di accogliere una rappresentazione grafica, come file digitali. La scrittura assume così un valore di documento, ovvero una testimonianza materiale che fissa il contenuto di un’affermazione sostanziale per consentirne la conservazione e la conoscenza a tempo indipendente dalla presenza delle parti.

Dal punto di vista della validità formale di alcuni atti, la leggera si è notevolmente evoluta. Il principio generale, esposto nell’art. 1350 del codice civile italiano, elenca gli atti per i quali è richiesta la forma scritta ad substantiam, cioè perché l’atto sia valido in assenza di una particolare forma richiesta per legge. Per altri atti, la scrittura è richiesta ad probationem, vale a dire come mezzo di prova privilegiato, anche se l’atto potrebbe essere valido anche oralmente.

La scrittura privata, un tempo l’unico mezzo per conferire carattere ufficiale a determinati accordi tra private persone senza il ricorso al notaio, oggi svolge un ruolo sempre più integrato con la scrittura digitale e l’uso di firme elettroniche, le cui modalità e efficacia probatoria sono regolamentate dal Codice dell’Amministrazione Digitale e da normative specifiche a livello Europeo.

È importante sottolineare che la scrittura ha diverse funzioni nel processo: può essere prova documentale di un contratto, atto unilaterale, dichiarazione di volontà o fatto giuridico. Può inoltre essere oggetto di una perizia grafica per verificarne l’autenticità o la falsità, oppure può essere utilizzata per consultazioni nel corso di una consulenza tecnica di ufficio.

Contesto giuridico in cui il termine Scrittura può essere utilizzato:

Un esempio emblematico dell’importanza della scrittura nel contesto giuridico è la stipula di un contratto di compravendita immobiliare. Per questo tipo di atto, la legge italiana prescrive la forma scritta quale requisito di sostanza, mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata. Questo significa non solo che i termini dell’accordo debbono essere esplicitati su carta o altro supporto equivalente, ma anche che tale scrittura deve essere sottoscritta dalle parti in presenza di un notaio o altro pubblico ufficiale abilitato all’autenticazione delle firme.

In un’epoca in cui le transazioni commerciali avvengono sempre più spesso digitalmente, un altro esempio d’uso della scrittura nel contesto legale è la firma di un contratto online, in cui le parti si avvalgono delle cosiddette firme digitali. In questo caso, le firme elettroniche qualificate, che dispongono di un certificato digitale rilasciato da un ente accreditato, svolgono la stessa funzione giuridica della firma autografa tradizionalmente apposta su carta, dimostrando l’accordo delle parti e conferendo validità al documento digitale.

Le funzioni e l’importanza del ricorso alla scrittura, in tutte le sue forme, sono quindi fondamentali nel diritto italiano. Il ricorso a questo strumento garantisce la tracciabilità, la certezza e l’officializzazione delle manifestazioni di volontà o di fatti giuridici che le parti desiderano o sono tenute a fissare per garantire diritti e doveri. In tempi in cui la digitalizzazione trasforma le modalità di interazione e di conclusione di affari, la scrittura mantiene una centralità imprescindibile all’interno del sistema giuridico come mezzo privilegiato per la conservazione e la dimostrazione di relazioni legali.

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