GlossarioLegale

Simulazione

Cos'è e cosa significa?

Descrizione del termine giuridico Simulazione:

Nel diritto italiano, il termine “simulazione” si riferisce a un accordo fra le parti che decidono di nascondere la natura vera o l’intento effettivo di un atto giuridico mediante la creazione di un apparente atto giuridico che lo maschera. La simulazione è essenzialmente un inganno: le parti mostrano all’esterno un rapporto giuridico che non corrisponde a quello che realmente intendono realizzare.

La simulazione può essere assoluta o relativa. La simulazione è detta assoluta quando le parti non intendono produrre alcun effetto giuridico; esse si limitano cioè a concludere un atto fittizio senza alcuna sostanza. D’altro canto, la simulazione è relativa quando le parti occultano l’atto vero e proprio (simulato) con un atto diverso (simulante), ma intendono comunque produrre degli effetti giuridici, seppur diversi da quelli apparenti.

Il Codice Civile italiano regola la simulazione agli articoli 1417 e seguenti. Nota bene, la simulazione non è sempre vietata per legge: affinché essa sia nulla, deve essere accertato che sia contraria a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume. Inoltre, gli effetti della simulazione sono differenti a seconda che a invocarla sia un terzo o una delle parti coinvolte nell’atto.

L’articolo 1418 del Codice Civile stabilisce che l’atto simulato è nullo, ma non preclude la validità dell’atto dissimulato, a meno che esso a sua volta non sia nullo per altre ragioni. Tuttavia, l’atto dissimulato deve essere valido secondo la forma prescritta per la tipologia di atto oggetto di simulazione.

Contesto giuridico in cui il termine Simulazione può essere utilizzato:

Un esempio di simulazione assoluta può verificarsi nel caso di un trasferimento immobiliare. Due coniugi intendono divorziare per colpa dell’uomo, ma desiderano evitare che la casa coniugale entri nel calcolo dell’assegnazione dei beni. Così, decidono di stipulare un atto di vendita della casa coniugale ad un amico, con il segreto accordo che questo atto è fittizio e non ha lo scopo di trasferire la proprietà. Successivamente, si scopre che l’amico ha registrato l’immobile a suo nome e rifiuta di restituirlo ai coniugi, sostenendo di essere il legittimo proprietario. È possibile che un giudice annulli l’atto di vendita dichiarando la simulazione assoluta e, di conseguenza, ordinando il ripristino della situazione precedente.

Un caso di simulazione relativa può esser rappresentato dalla vendita di un bene di lusso, come un’opera d’arte, a un prezzo significativamente inferiore al suo valore di mercato. Le parti, in realtà, intendono il trasferimento legalmente come una donazione, ma vorrebbero evitare gli obblighi fiscali connessi. Quando l’Agenzia delle Entrate indaga e scopre il disegno simulato, essa può richiedere il pagamento delle imposte dovute sulla base del vero valore della donazione e sanzionare le parti per evasione fiscale.

La nozione di simulazione gioca un ruolo cruciale nella comprensione e applicazione della legge, in quanto consente di individuare gli atti giuridici reali e tutelare la correttezza delle transazioni e degli scambi economici. Pertanto, garantisce che i rapporti giuridici riflettano la vera volontà delle parti e protegge le aspettative legittime dei terzi. Nel contempo, però, rappresenta anche un potenziale strumento di frode, ragione per cui il suo studio e la capacità di identificarla sono competenze chiave per qualsiasi operatore nell’ambito giuridico.

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