Descrizione del termine giuridico Transazione:
La transazione è un istituto giuridico previsto dall’ordinamento italiano che permette alle parti di prevenire o porre fine a una lite mediante concessioni reciproche. L’articolo 1965 del Codice Civile italiano definisce la transazione come un contratto con il quale le parti, dando, promettendo, o ritenendo alcuna cosa, evitano una lite giudiziaria o pongono fine a quella iniziata. Essa ha quindi lo scopo di far sì che le parti, attraverso un dialogo costruttivo e un atteggiamento di compromesso, trovino una soluzione condivisa ed evitino il protrarsi di un conflitto.
Affinché la transazione sia valida, essa deve essere eseguita rispettando la forma prescritta dalla legge, solitamente per iscritto, ed è necessario che ci sia un’effettiva concessione da entrambe le parti. Altro elemento imprescindibile affinché una transazione sia valida è che le parti debbano avere la disponibilità delle rispettive posizioni giuridiche oggetto della disputa. Una volta che la transazione è stata raggiunta, essa è vincolante e ha effetto di cosa giudicata, precludendo il riesame delle questioni su cui si è transato sia in sede giudiziaria sia in sede stragiudiziaria.
È importante evidenziare che la finalità della transazione non è quella di accertare la verità su di un fatto o la precisa definizione di un diritto, ma piuttosto quella di trovare un accordo pratico che allevi le parti dal rischio e dal dispendio di risorse che un processo potrebbe comportare. Ciò ha evidenti vantaggi sia in termini di economia processuale che di rapporto tra le parti, dato che evitano un confronto spesso aspro e dannoso per i legami interpersonali.
Contesto giuridico in cui il termine Transazione può essere utilizzato:
Prendiamo l’esempio di una disputa tra due vicini di casa a causa di un albero che, crescendo, ha esteso i suoi rami nel giardino adiacente, causando ombra eccessiva e caduta di foglie. Dopo diverse discussioni, i vicini decidono di ricorrere a una transazione per evitare di portare la questione davanti a un giudice. L’accordo raggiunto prevede che uno ritiri la propria pretesa sull’abbattimento totale dell’albero, mentre l’altro acconsente a curare periodicamente la potatura dei rami e a pulire la caduta delle foglie dal giardino del vicino. Accettando queste condizioni, entrambe le parti fanno una concessione e si evita così un litigio potenzialmente lungo e costoso.
Altro esempio può essere rappresentato da una controversia tra un’azienda e un fornitore riguardo alla qualità di un materiale fornito. Invece di avviare un processo legale, a cui potrebbero conseguire una lunga disputa ed esborsi economici significativi, le parti scelgono di optare per una transazione. In questo caso, l’azienda potrebbe accettare di pagare una parte del valore della fornitura contestata, mentre il fornitore potrebbe accettare di fornire una nuova partita di materiale a condizioni agevolate. Questa soluzione permette alle parti di contenere i costi e di mantenere un rapporto commerciale che potrebbe essere gravemente danneggiato da un contenzioso legale.
L’importanza della transazione nel contesto giuridico italiano risiede nella sua capacità di risolvere controversie in maniera alternativa, riducendo il carico di lavoro sul sistema giudiziario e promuovendo una cultura del dialogo e della negoziazione che può portare a soluzioni efficienti e soddisfacenti per tutte le parti coinvolte.